Maritati a modo mio- Eusebi |
I
maritati sono l'unione di due tipici formati di pasta pugliesi: le orecchiette
e i fricelli. Lo scorso settembre in occasione della sagra del peperoncino a
Crispiano avevo acquistato questa confezione in uno degli stand che offrono al visitatore la possibilità di comprare prodotti
locali. Siete mai andati in questo pese della provincia di Taranto in quest’occasione?
Ve lo consiglio: è una bella manifestazione gastronomica, nata per il recupero
delle tradizioni e organizzata dal comune nella frazione di San Simone. Più
precisamente viene chiamata Sagra del
diaulicchie ascquante. Il principe della serata è il peperoncino che aggiunto
alle pietanze dà non solo sapore caratteristico, ma anche poteri magici,
infatti secondo la tradizione popolare è afrodisiaco, ma tale proprietà non è
stata dimostrata. Certo è, invece, che contiene la capsacina, un composto chimoico che stimola la produzione
dei succhi gastrici, facilitando una digestione lenta
(di conseguenza non è raccomandato a chi soffre di ulcera duodenale). Secondo un
recente studio, questo principio attivo favorirebbe la conversione del tessuto
adiposo bianco che accumula grasso, in tessuto adiposo bruno che brucia il
grasso sotto forma di calore, facilitando il dimagramento nelle persone obese. Altri
studi dimostrano la sua efficacia nel migliorare la sensibilità all’insulina e le
funzionalità del cuore e del fegato in presenza di Sindrome metabolica
(presenza contemporanea di ipertensione, trigliceridi alti, diabete, bassi
valori ematici di Colesterolo HDL,
obesità viscerale). Alcune varietà di peperoncino sono molto piccanti, la
maggior parte delle persone per annullare il bruciore che avverte in bocca, beve
un sorso di ’acqua; in realtà per avere sollievo è consigliabile masticare
un pezzetto di pane oppure un pezzetto di formaggio a pasta molle.
Ma torniamo
alla pasta, realizzata con una farina integrale di grano duro
Senatore Cappelli, macinata a pietra e ricca di fibre. Per condirla ho usato un
cavolo romano, pomodori secchi, pancetta in dadini, peperoncino e pecorino
romano. Il cavolo romano, come tutte le diverse varietà di quest’ortaggio, è
ricco di vit C che in parte si perde con la bollitura, pertanto è consigliabile
ogni tanto farsi un’insalata di cavolo crudo (cavolo cappuccio in questo caso),
tagliandolo in fette molto sottili; senza esagerare con la frequenza e le dosi,
perché contiene sostanze goitrogene che riducono l’assorbimento dello iodio da
parte della tiroide (con la cottura questo antinutriente viene inibito). Per tale
motivo il cavolo crudo è controindicato a chi soffre di ipotiroidismo e a chi
fa uso di particolari farmaci anticoagulanti, perché contiene Vit K che può
potenziare l’effetto della terapia. Al cavolo sono state riconosciute proprietà
antitumorali, grazie alla presenza
degli indoli, composti fenolici in grado di inibire un enzima responsabile della
crescita di alcuni tumori che aggrediscono la mammella e la prostata. E’ una fonte di antiossidanti come la
quercitina e i carotenoidi, ottimi per contrastare i radicali liberi. E’ un ottimo alleato per
la salute delle ossa, perchè ricco di calcio.
Per quanto
riguarda la ricetta, per prima cosa ho messo in acqua tiepida i pomodori secchi
per farli reidratare e allontanare il sale. Poi ho pulito e lavato il cavolo, quindi l’ho
bollito (sebbene la sua cottura ottimale è al vapore). Un segreto: per evitare
il cattivo odore, emanato dalla sua cottura per la presenza dello zolfo,
potete mettere sul coperchio della pentola un po’ di ovatta imbevuta di aceto o
nell’acqua un cucchiaino di aceto o del succo di limone con un
pezzetto di mollica di pane. Io ho preferito la prima soluzione, perché poi in quell'acqua ho cucinato la pasta. Nel frattempo ho
fatto un leggero soffritto con aglio, peperoncino e dadini di pancetta, ho aggiunto del vino
(avrei preferito del vino bianco, ma in casa, a causa della pandemia, avevo
solo il rosso!), ho lasciato evaporare, quindi ho messo il pomodoro, rimosso
dalla sua acqua di ammollo, sciacquato e tagliato a listarelle, senza aggiungere
sale. Scolata la pasta al dente, l’ho mescolata con il cavolo e il condimento
preparato, aggiungendo un cucchiaino di pecorino romano. Posso assicurarvi che
era appetitosa!
Specifico che non ho avuto sponsorizzazioni.
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