Il problema dell'obesità-geralt-Pixabay |
Oggi
parliamo del gravoso
problema dell’eccesso di peso nella fascia pediatrica, tema che mi sta particolarmente
a cuore. Facilitare la perdita di peso in un bambino obeso, significa dargli la possibilità di guadagnare salute, e questo mi rende felice.
I numeri
Per quanto riguarda il trend, ovvero l’andamento nel tempo dell’obesità
nella fascia pediatrica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato
una crescita rilevante negli ultimi 30 anni: dagli anni 70 ad oggi, il numero
dei bambini in sovrappeso/obesi nel mondo è triplicato, con variabilità diverse
da paese a paese, e l’Italia occupa, purtroppo, uno dei posti più alti in
questa classifica. Per la nostra nazione, il dato confortante che emerge, confrontando i dati nel tempo del sistema di
sorveglianza OKKIO alla Salute dell’Istituto
Superiore della Sanità, è la tendenza
alla diminuzione del fenomeno. Questo non significa che i numeri non siano
piuttosto preoccupanti: nella fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni, 3
bambini su dieci sono in eccesso di peso, con maggiore prevalenza nel sud dello
stivale, soprattutto nelle famiglie con caratteristiche socioculturali
inferiori.
La mancanza di
percezione del problema
Molto spesso i genitori, ma la
mamma in particolare insieme ai nonni, considerano un bambino florido, un bambino in salute. Spesso
sento dire in studio: "Sì ma è più alto dei bambini della sua età, vuol dire che
cresce e crescerà di più!" Niente di più sbagliato! Bisogna sapere che il bambino
cresce in una sola direzione nello spazio, se si allarga, non cresce in
altezza! E’ chiaro che se mangia di più, crescerà di più, dimostrando un’età
superiore all’età anagrafica, ma questo avviene solo durante l’infanzia! Se il
bambino accumula grasso viscerale, la pubertà sarà precoce e il suo incremento
staturale si bloccherà, mentre i suoi amici normopeso lo supereranno in altezza!
Come capire se
il bambino ha qualche chilo di troppo
La formula ottimale è molto semplice: basta dividere l’altezza del
bambino per la sua circonferenza vita, dove la circonferenza vita va presa nel
punto più stretto dell’addome. Se tale numero è superiore a 0.5, vuol dire che ha
sicuramente un peso eccessivo, strettamente collegato ad un aumento del rischio
cardiovascolare. E’ quindi opportuno che
perda del peso.
Le cause
L’obesità è in parte legata alla genetica
della famiglia: se i genitori sono magri, il rischio che il figlio diventi obeso
è del 20 %; se uno dei due è obeso, il rischio sale al 40 %; se entrambi sono
obesi, il rischio che anche il bambino diventi obeso è dell’80 %. La genetica
non è modificabile e l’obesità si manifesta inevitabilmente.
Spessosi tratta di obesità essenziale ovvero di un aumento di
peso non conseguente alla presenza di patologie, ma derivante da un dispendio
energetico inferiore al consumo calorico, eccessivo. La soluzione? Un cambiamento dello stile di vita che consente la
remissione della condizione.
Le conseguenze sulla salute
Questi
bambini sono a rischio di sviluppare molte malattie durante la crescita,
aumenta: il rischio di malattie cardiovascolari, di diabete mellito di tipo
2, di osteoartrite, di degenerazione
grassa del fegato, di apnee ostruttive del sonno e, ahimè, anche di alcuni tipi
di tumore. Sono patologie definite non
trasmissibili, a differenza di quelle trasmissibili come può essere questa pandemia da Covid-19 che si è diffusa in tutto il mondo!
Cosa si può fare per arginare il
problema
Dobbiamo prevenire l’obesità partendo
dall’infanzia, meglio ancora dal concepimento, perché sono particolarmente
importanti i primi mille giorni di vita del bambino. Mille giorni che vanno dal
momento del concepimento fino ai due anni di età. Occorre che la futura mamma
non mangi per due, ma due volte meglio! Invito tutte le donne che stanno
vivendo una gravidanza a contenere il più possibile l’aumento di peso: è
salutare per lei che così non andrà incontro alle complicanze quali il diabete
gestazionale e la gestosi, e per il bambino che non sarà un neonato
macrosomico, ovvero con peso superiore a 4.5 kg. E’ necessario anche favorire
l’allattamento al seno che protegge dal rischio dell’obesità futura, e stare
attenti alla fase dello svezzamento che deve essere privo di alimenti ricchi in
zuccheri, grassi nocivi e sale. Nelle età successive questi cibi vanno comunque
limitati, facilitando il consumo di frutta e verdura, di cereali integrali, di
legumi, di pesce e carne magra, conditi con olio di oliva extravergine, di
tutti quegli alimenti che fanno parte della dieta mediterranea, dalla quale a
causa della globalizzazione dell’alimentazione ci stiamo allontanando.
Bambino davanti alla tv-mojzagrebinfo.Pixabay |
Quali strategie adottare quando
il bambino è obeso?
Dobbiamo correggere gli errori, consigliando
alla mamma le giuste porzioni, variabili in base alle fasce di età. E’
necessario evitare abitudini sbagliate: la mancanza della prima colazione che
va introdotta, il consumo di cibi
spazzatura che vanno eliminati insieme alle bevande zuccherate, combattere la
sedentarietà delle ore trascorse a guardare la tv o spese in videogiochi,
incrementando il movimento. Movimento inteso non solo come attività fisica
programmata, ma anche come vita all’aria aperta! Il gioco permette il
dimagramento, il rafforzamento delle ossa, la sintesi di massa magra, ma anche
la socialità e il rispetto delle regole. Speriamo che il Covid-19 ci abbandoni
presto, perché, secondo me, i bambini sono quelli più penalizzati dallo stare a
casa. Altri consigli fondamentali per i genitori sono: variare i cibi a tavola; evitare i cibi pronti,
tornando a cucinare, perché cucinare è un gesto di amore; e, soprattutto, potenziare
la convivialità consumando i pasti in famiglia. Questa abitudine, tra l’altro, protegge
i bambini dalle dipendenze future siano esse da cibo, da tabagismo, da gioco d’azzardo
o da uso di droghe.
Il
significato del cibo
Il
significato del cibo va oltre il suo potere calorico, perché unisce o separa. II
gesto è semplice: basta allontanare il piatto per fare capire all’altro il
nostro atteggiamento di allontanamento nei suoi confronti. Il cibo, inoltre, è sapore, tradizione e cultura che ci portiamo
dietro anche quando migriamo in un’altra città o in un altro stato.
I consigli
Sicuramente i bambini non si devono sentire a
Dieta, per cui eliminare gli eccessi
alimentari è un ottimo consiglio, se vogliamo che perdano peso. La prima colazione sarà a base di latte e
cereali integrali; per gli spuntini preferire:
- la frutta fresca o secca
- un frullato di frutta o una spremuta di agrumi, entrambi diluiti con acqua e senza l’aggiunta di zucchero
- un piccolo panino con le verdure: il tradizionale pane e pomodoro, ad es. , o con un leggero strato di marmellata o crema alle nocciole, scegliendo quella migliore che offre il mercato
- una piccola dose di dolce fatto in casa
Il
pranzo deve essere completo: un primo piatto a base di cereali, preferibilmente
con verdure; un piccolo secondo a base di proteine della carne, preferibilmente
bianca, ma non deve mancare la rossa, uova, pesce o formaggi magri; qualche
volta a settimana un piatto unico a base di cereali e legumi; una piccola porzione di pane, un contorno di
verdura cruda o cotta e della frutta, ricordando di non superare i due frutti
al giorno.
La
cena per i più piccoli sarà organizzata come il pranzo, mentre per i più
grandicelli sarà previsto un secondo con verdure e del pane.
Per
le dosi ottimali per l’età, consiglio di rivolgersi al nutrizionista di fiducia.
Altri consigli importanti possono
essere: rispettare gli orari dei pasti, limitare le porzioni a tavola, la
verdura deve essere sempre presente, dare l’acqua come unico liquido da bere, perché disseta e sazia, ed
infine movimento, movimento e movimento. Il movimento è fondamentale quanto una
dieta sana per un bambino che è in fase di crescita. Spero di essere stata
esaustiva.
GiocareSkitterphoto-Pixabay |
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