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lunedì 25 maggio 2020

Webinar con il Prof. Valter Longo




Webinar con Valter Longo
I libri del Prof. Valter Longo - Eusebi
  Chi non conosce il Prof. Valter Longo, non conosce la Dieta Mima  Digiuno, purtroppo! Ebbi, all’inizio della mia attività lavorativa, l’occasione di sentire una sua lectio magistralis  ad un congresso organizzato a Vicenza dall’A.N.S.I.S.A (Associazione Nazionale  Specialisti in Scienza dell’Alimentazione), ne rimasi strabiliata.

Oggi ho assistito ad una diretta web organizzata dal Presidente dell’Ordine dei Biologi a cui appartengo, Sen. Vincenzo D’Anna, in collegamento da Los Angeles con il nostro scienziato conosciuto in tutto il mondo per i suoi studi sulla longevità.  Il Professore  ha sottolineato la necessità, da parte del SSN, di formare e incrementare il numero di biologi nutrizionisti  per ridurre la spesa sanitaria nazionale attuale e futura legata al dilagare del problema dell’obesità anche nella nostra Italia; questa iniziativa può sembrare molto costosa, ma il ritorno sarebbe un immediato ed indiscutibile risparmio. "Basti pensare - ha commentato D’Anna - che l’amputazione di un piede diabetico costa 50.000 €!" Molte sono state le domande che abbiamo avuto il piacere di rivolgergli sul progetto che vedrà coinvolti medici e biologi in un Master formativo per chi già si occupa di nutrizione con la prospettiva di entrare nel sistema sanitario. Il progetto prevede che ad ogni figura professionale possano essere affidati 1.000 pazienti. Il nutrizionista diverrebbe una figura di riferimento per l’utente/paziente che così potrà capire l’importanza di iniziare un percorso dietetico necessario per recuperare la salute allor quando è affetto da patologie o, ancora meglio, sfruttare la corretta alimentazione per prevenirle.  Compito di ogni nutrizionista è  favorire l’allungamento della vita attivando i geni della longevità attraverso la sana alimentazione, così come chi decide di mettersi a dieta, deve evitare di cadere nella sindrome dello jo-Jo (perdita di peso seguita dal successivo recupero) in quanto questa bad practice accorcia i telomeri (la parte terminale dei geni che stabilisce la durata della vita di ognuno).  Longo conclude dicendo che i giovani ventenni si ammalano meno degli ottantenni, perchè si nutrono diversamente e consiglia dopo i 65-70 anni di aumentare l’introito proteico con uno sguardo maggiore sulla scelta della qualità.



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