La menopausa in greco significa cessazione del mese, è un fenomeno che interessa tutte le donne,
è legato all’esaurimento degli ovociti o cellule uovo o ovuli, raggruppati nell’ovaio. Gli ovociti sono
le cellule germinali da cui si originano i gameti del corpo femminile. La
parola gamete deriva sempre dal greco, e significa unire, dato che la sua unione
con un gamete maschile (chiamato spermatozoo) dà origine ad una nuova vita.
Nei bambini non c’è alcuna
differenza tra il corpo femminile e quello maschile in termini di composizione
corporea. Nel momento in cui comincia la tempesta ormonale della pubertà, il maschietto incomincia ad aumentare la sua massa magra, mentre la femminuccia accumula
grasso nella regione dei fianchi e della radice della coscia, nonché nel
tessuto sottocutaneo. In lei compare il menarca (la prima mestruazione) e la bambina
diventa donna destinata alla riproduzione e al mantenimento della specie umana.
Mensilmente si avvia un ciclo ormonale che porta alla maturazione di un singolo
ovocita, racchiuso nel suo follicolo. Il
follicolo ad un certo punto esplode e libera la cellula uovo che scende lungo
le tube di Falloppio e raggiunge l’utero per essere fecondata. Per facilitare questo
movimento la mucosa dell’utero (endometrio) si trasforma, ispessendosi, mentre
il follicolo esploso diventa una struttura chiamata corpo luteo che ha il compito di facilitare l’annidamento dell’uovo
fecondato, mediante la secrezione del progesterone, l’ormone della maternità.
Se la fecondazione non avviene, la cellula uovo regredisce, così come il corpo
luteo, mentre l’endometrio nel giro di 14 giorni, è destinato a sfaldarsi e
compare la mestruazione: un insieme di sangue, muco, acqua, proteine e cellule.
E questo ciclo si ripete fino a che gli ovociti non si esauriscono
numericamente, contemporaneamente cessano la funzionalità ovarica e la capacità
di produrre estrogeni. La menopausa compare quando le mestruazioni non
compaiono più per un periodo di sei/dodici mesi. Il climaterio, invece, è il periodo che precede tale scomparsa,
caratterizzato dalla graduale riduzione della capacità riproduttiva, fino alla
completa inattività.
La menopausa è considerata fisiologica, se compare dopo i 45 anni,
in genere tra i 45 e 55 anni per la maggior parte delle donne (la donna
italiana entra in menopausa a 50/51 anni). Viene definita precoce se avviene prima dei 40 anni. L’età di insorgenza dipende
dalla genetica, dalla razza, dall’epoca di comparsa del menarca, dalle gravidanze,
dall’allattamento, dall’abitudine al fumo. Può anche essere la conseguenza di interventi
chirurgici alle ovaie o di trattamenti radianti o subentrare con l’uso di
chemioterapici. La produzione di estrogeni si riduce e si assiste a dei
cambiamenti fisici nel corpo, e psichici nella sua mente che molto spesso
peggiorano la qualità della vita.
A livello fisico il grasso incomincia
ad accumularsi nella regione viscerale, come generalmente accade all’uomo.
Questo grasso è responsabile del cambiamento del profilo lipidico ematico:
aumentano i trigliceridi, il colesterolo totale, il colesterolo LDL (anche
detto colesterolo cattivo), mentre si riduce il colesterolo HDL (quello buono).
La donna vede così aumentare il rischio di produzione di placche aterogene nei
vasi con incremento del rischio cardiovascolare. Nel periodo fertile la Natura la proteggeva, poiché era utile per
assicurare la progenie, ora avendo cessato questo compito, il suo destino è
affidato al suo stile di vita e a quanta cura pone nei confronti del suo corpo
alla ricerca di mantenerlo in un peso accettabile per l’età, ma che non sfoci
nell’obesità, perché, in tal caso, i problemi di salute si presentano prima.
Cambia anche il metabolismo glucidico: si riduce la sintesi di insulina e
compare la resistenza periferica all’insulina, definita come l’incapacità di
quest’ormone di consentire l’ingresso del glucosio all’interno della cellula
per essere utilizzato come fonte di energia, alla base dei processi
fisiologici. Ne consegue che il pancreas continua a produrre l’insulina, e può
stressarsi a tal punto che compare il Diabete Mellito di Tipo 2 con aumento del
rischio del sovrappeso o dell’obesità.
Anche le ossa risentono di questo
cambiamento, indebolendosi per riduzione dei processi che portano alla sua
sintesi ed aumento dei processi che ne favoriscono la degenerazione, con comparsa dell’osteoporosi. La carenza degli ormoni estrogeni e l’aumento
degli androgeni generano anche degli effetti poco piacevoli come sintomi
vasomotori, responsabili delle vampate di calore, localizzate al viso (ne
soffre il 70-80 % delle donne, sono accompagnate da intense sudorazioni e
possono durare anche alcuni minuti), o sintomi psicologici con alterazione del
senso di benessere, o invecchiamento cutaneo con irsutismo, o disturbi del sonno (la fase di
attesa si allunga, la durata del sonno ristoratore si accorcia con conseguente
risveglio poco piacevole), compare la stanchezza, l’irritabilità, l’ansia, le difficoltà
di memoria e concentrazione con perdita
dell’autostima. Possono anche comparire: fibromialgia, emicranie e secchezza
vaginale con problemi nei rapporti sessuali e problemi di peso.
Ecco perché la donna in questo
periodo deve migliorare la sua alimentazione affinché sia ricca in
micronutrienti -zinco, vitamina C e selenio per rafforzare le nostre difese
immunitarie; vit A per la pelle, vit D insieme al calcio per la salute delle
ossa; magnesio per la trasmissione degli impulsi nervosi; potassio per il corretto
funzionamento del cuore-, fibra per il benessere del microbiota intestinale.
Tutto questo ci aiuterà a supportare e superare le difficoltà di questo
periodo. Basterà seguire i principi della dieta Mediterranea, prediligendo legumi, pesce, carni bianche, latte e
latticini freschi (abbiamo bisogno di più calcio, ma con uno sguardo al nostro
colesterolo) e uova quali fonti di proteine; frutta e verdure in tutte le
sfumature di colori, in quanto ogni colore apporta principi nutritivi diversi, avendo
l’attenzione di arricchire le insalate con semi di girasole o di lino o di sesamo
o di zucca o un loro mix; apportando cereali integrali per la colazione ed il
pranzo, ma anche cereali in chicchi o pseudocereali come grano saraceno,
quinoa, amaranto, il tutto condito con olio extravergine di oliva. E se tutto
questo non dovesse bastare si può integrare al dieta in modo ottimale, ma per
questo è necessario il consiglio del vostro nutrizionista di fiducia. Ad una
sana alimentazione occorre aggiungere il movimento come ginnastica dolce o passeggiate,
abolendo abitudini scorrette come il tabagismo e l’abuso dell’alcool o un
eccessivo uso del cellulare prima di coricarsi (questo vizietto toglie il
sonno! Il ritardo dell’ora dell’addormentamento, è la conseguenza del così detto
Jet Social Lag: è come se ogni notte viaggiassimo per spostarci in un’altra
nazione, superando un tot numero di fusi orari!). Solo una donna consapevole
può ridurre i danni della menopausa, trasformando i suoi svantaggi in opportunità!
Occorre tener conto che questo periodo durerà un terzo della nostra esistenza femminile,
quindi affrontiamolo con coraggio e determinazione; concediamoci il tempo per uscire, per dialogare con le
amiche, per leggere quel libro che per troppo tempo abbiamo tenuto sul comodino,
per regalarci ai nipoti, per iscriverci ad una scuola di ballo o di cucito o di
pittura o per ascoltare al nostra musica preferita o per aprire un blog e diventare
social, non tralasciando i rapporti umani. Insomma manteniamoci attive!
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Nonna e nipoti- dassel- Pixabay |
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