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mercoledì 14 marzo 2018

Osteoporosi


 L'osteoporosi di tipo I,  si manifesta in postmenopausa, dopo 15 anni dalla cessazione delle mestruazioni, quella senile di tipo II è tipica della terza età; superati i 60 anni il rischio di fratture raddoppia. In tale periodo l'assorbimento del calcio si riduce del 50 % rispetto all'età fertile, anche la produzione di vit D diminuisce, per cui il fabbisogno di questo minerale, da assumere con gli alimenti, aumenta. L'assunzione raccomandata per  la popolazione (PRI) è 1200 mg/die e va integrata con la Vit D per ottenere dei risultati efficaci.
  Per prevenire le fratture occorre:
  • ridurre o azzerare la massa ossea, con la prevenzione primaria;
  • rafforzare le ossa, riducendo la demineralizzazione con la prevenzione secondaria
  • eliminare le eventuali cause di cadute che portano all'invalidità, con la prevenzione terziaria.
  I primi due obiettivi si raggiungono ponendo l'attenzione sulle fonti di calcio esogeno per evitare la rimozione di quello depositato nelle ossa.
  Una fonte importante del minerale è rappresentata dalle acque bicarbonato calciche medio - minerali, povere di sodio, perché il sodio favorisce la perdita del calcio con le urine. Anche un eccessivo apporto di carne rossa ha questa conseguenza, aumentando il rischio di fratture. Gli alimenti vegetali particolarmente indicati sono la soia e i suoi derivati, per il loro contenuto di fitoestrogeni che proteggono dalla perdita di massa ossea, mentre i cereali integrali sono ricchi di calcio e di ferro; l'ostacolo può essere rappresentato dalla presenza di fitati ed ossalati che limitano il suo assorbimento.
  Può essere utile eliminare il fumo di sigaretta, le fritture, ridurre il consumo di caffè,  limitare il consumo dell'alcool e dei dolci, preferendo quelli poco elaborati, possibilmente alla frutta e confezionati con farine integrali. Per dolcificare usare il miele o lo zucchero integrale, come condimento meglio l'olio EVO o di mais o di soia o di semi di girasole, evitando quelli di palma e di cocco.
  L'attività fisica è fondamentale nelle donne in postmenopausa. Bastano 30' di esercizio fisico moderato al giorno per raggiungere un'età ossea anche di 15 - 20 anni più giovane. Inoltre essa assicura maggiore agilità ed equilibrio posturale. Nelle persone allettate si deve ricorrere alla fisioterapia, affinché siano sollecitati tutti i muscoli e le porzioni scheletriche più a rischio di frattura.

Fonte: V. e L.Giambanco, Menopausa ed Osteoporosi - Il calcio e le donne, Editeam Edizioni s.a.s. 2003

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