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sabato 10 marzo 2018

Considerazioni sul 4° Congresso SIO Nutrizione, Obesità e Cancro


Oggi si è concluso a Bari il 4° congresso regionale SIO: Nutrizione, Obesità e Cancro. Complimenti per l’organizzazione al comitato scientifico costituito dal Prof. Giovanni De Pergola, dal Prof. Franco Sivestris e dalla Dott. Margherita Caroli. 
  Presenti relatori illustri che hanno messo in evidenza come il grasso dell'obesità, producendo citochine infiammatorie e nutrendo con i trigliceridi le cellule cancerose, ne consentano non solo la sopravvivenza e la proliferazione, ma anche la migrazione in altri organi attraverso le metastasi. 
  Più è elevato l' ICM (Indice di Massa Corporea), più aumenta il rischio di sviluppare un cancro, soprattutto dai 60 anni in poi, quando tale incidenza cresce già di per se’! Si riduce anche la capacità di modulare il sistema immunitario che rimane inerte ed inefficace a combattere questa grave patologia. Anche i farmaci hanno meno effetti, per cui la prognosi peggiora ed il rischio di morire aumenta.      
  La dieta Mediterranea protegge dalle neoplasie, perché combatte i ROS (radicali liberi) con gli antiossidanti contenuti nei suoi cibi tipici; ma esiste anche un paradosso, perché l’incidenza dell’obesità è maggiore proprio nei paesi del bacino del Mediterraneo. Perché? A causa di un abuso di junk food, della mancanza di movimento e dell' innalzamento delle temperature all’interno delle abitazioni. In inverno occorrerebbe vivere a 19 gradi C, indossando una maglietta a maniche corte!   
  Anche il microbiota è coinvolto sia nella comparsa dei tumori che nel determinare il nostro stato di salute: fisica e mentale! La sua variazione di composizione varia in base alla dieta, ma anche in base allo stress. 
  Il Prof. Saverio Cinti ha sottolineato che il tessuto adiposo è un organo in grado di liberare fattori che inducono l'infiammazione, la neoangiogenesi e la proliferazione cellulare. Tutte queste condizioni facilitano l'insorgenza delle neoplasie. Inoltre ha messo in evidenza che i fenomeni di transdifferenziazione del tessuto adiposo Bianco in Bruno non sempre hanno un effetto positivo, come nel caso delle persone affette da tumori in cui gli acidi grassi costituiscono l'unica fonte di energia del muscolo che entra in una condizione di ipossia  che facilita la perdita di massa magra con la tipica cachessia neoplastica. 
  Il Prof. Luca Scalfi ha parlato della sarcopenia dell'anziano, più frequente dopo i 60 -70 anni. In caso di comparsa di tumori questa riduzione di massa magra peggiora la prognosi aumentando il rischio di decesso, le problematiche post intervento chirurgico e favorisce l'incremento della tossicità della chemioterapia.
  Il Prof. Roberto Vettor ha precisato che tanto più dura la condizione di obesità in un individuo, tanto più aumenta l'incidenza di contrarre un cancro particolarmente aggressivo. Il Prof. Ferruccio Santini ha puntualizzato che il cancro si manifesta più facilmente nelle donne obese in post menopausa. Entrambi gli oratori hanno specificato che il calo ponderale riduce il rischio di sviluppare neoplasie.
  Il Dott Domenico Meleleo ha sostenuto la validità dell'attività fisica come mezzo per prevenire i tumori.
  Il Prof. Giovanni De Pergola si è soffermato sull'efficacia delle diete chetogeniche per perdere la massa grassa e mantenere la potenza muscolare. Esse sono in grado di combattere l'infiammazione, i processi di aterogenesi e le convulsioni. 
  Il congresso si è poi concluso con le relazioni del team dei Biologi del Prof. De Pergola, che hanno illustrato come l'alimentazione possa evitare la comparsa del Diabete Mellito di tipo 2, ridurre la pressione arteriosa e prevenire il cancro o essere un supporto importante nel paziente oncologico. Non meno importante la relazione sull'alimento latte, preso ingiustamente di mira su internet come alimento inadatto per l'alimentazione umana, ma oggi si è dimostrato come possa essere capace, insieme ai suoi derivati, di sostenere la condizione di salute. 

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