Ingredienti
Cavolo cappuccio rosso
Crusca d’avena
Patata dolce
Crusca d’avena
Patata dolce
Parmigiano
Pangrattato
Olio EVO
Semi di lino macinati
Queste polpette sono un modo
gradito ai bambini per mangiare le verdure, ma soddisfano anche il palato dei
grandi perché sono gustose, oltre ad essere salutari.
Lavate e lessate il cavolo
rosso, scolatelo e poi riducetelo a piccoli pezzi. Lavate e lessate le patate
dolci, dette anche batate, con tutta la loro buccia, schiacciatele con una
forchetta e ponetele in una ciotola dove aggiungerete tutti gli altri
ingredienti, facendo in modo che il composto ottenuto non sia troppo morbido,
ma abbia quella consistenza che vi consenta di formare le polpette.
Dopodiché le girate nel pangrattato e le friggete in olio EVO per la gioia dei
più piccoli o le infornate a 180° finché non diventano dorate per chi non vuole
limitare le calorie.
Esaminiamo i benefici di
alcuni degli ingredienti che ci permettono di affermare che queste semplici
polpette sono efficaci per tenere a bada l’osteoporosi, per ridurre la resistenza
insulinica in caso di diabete, contenere l’ipercolesterolemia, migliorare la
salute del cuore ed, infine, per combattere l’obesità.
Il cavolo cappuccio rosso ha foglie compatte ed
un colore rosso intenso. Racchiude per 100 g solo 20 Kcal (kj 84), è ricco di calcio, utile per le ossa, di potassio e di
vitamina C. Il contenuto di tale vitamina supera quello presente nello
stesso peso di arance, ma la dose si dimezza con la cottura. Ogni tanto
per godere al massimo del contenuto di vitamina C possiamo mangiarlo crudo in
insalata, avendo l’accortezza di tagliarlo in fette sottilissime. La
cottura, però, ha il pregio di disattivare delle sostanze antinutrienti
chiamate goitrine che interferiscono con l’attività tiroidea,
perché impediscono alla ghiandola di catturare lo iodio, indispensabile per la
sintesi dei suoi ormoni. Molti evitano di cucinarlo perché sprigiona un
cattivo odore, ma questo inconveniente può essere eliminato aggiungendo
all’acqua di cottura un po' di limone o un cucchiaio di aceto o un pezzo di
pane.
La fibra solubile della
crusca d’avena aumenta il senso di sazietà, per cui è particolarmente utile per
evitare gli eccessi alimentari a tavola, tipici delle persone obese e non solo;
essa riduce anche l’assorbimento dei grassi e del colesterolo, migliorando il
profilo lipidico ematico, e quello dei glucidi, contribuendo ad abbassare il
picco glicemico post prandiale in caso di diabete.
La patata dolce o batata è
un tubero originario del Sud America, nell’aspetto simile alla patata. In
comune esse hanno l’appartenenza allo stesso ordine botanico, ma non
alla stessa famiglia: la batata è classificata nelle Convolvulaceae,
mentre la patata è compresa nelle Solanaceae; sono, quindi, due piante diverse!
La prima può essere mangiata anche cruda e con la buccia, a differenza della
seconda che va sempre cotta e privata della buccia, in quanto contiene la
solanina (un alcaloide prodotto dalla pianta per difendersi dai parassiti) che
intossica l’uomo, provocando disturbi come vomito, dispnea, tachicardia, e, a
volte, enterite.
Il contenuto calorico della
batata è di poco superiore a quello della patata, contenendo più zuccheri
semplici, ma potendo essere consumata con la buccia, ha moltissimi nutrienti
che fanno bene alla salute! E’, infatti, fonte di fibra, di
vitamine A e C, di minerali quali ferro, calcio e magnesio, e
di flavonoidi ed antociani con virtù antiossidanti ed
anti-aging. Inoltre nella sua buccia c’è una sostanza chiamata cajapo che
aiuta a ridurre il colesterolo e la glicemia nel diabete di tipo 2,
per cui un consumo frequente è consigliato in tali condizioni.
I semi di lino vanno
macinati al momento prima di aggiungerli all’impasto, solo così possiamo
beneficiare degli omega 3 presenti insieme ad altri nutrienti specifici per la
salute del cuore e il miglioramento della funzionalità dell’arterie le cui
pareti diventano più elastiche.
Sui pregi dell’olio Evo non
mi soffermo in quanto son ben noti a tutti. Buone polpette vegetali a tutti!
R. Pellati Tutti i cibi dalla "A" alla "Z" la verità su ciò che mangiamo - Mondadori Editore 2011
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