Finalmente l’estate è alle porte con
le giornate piene di sole che allontanano il torpore invernale, la svogliatezza
e ci caricano di grinta e vitalità! Non solo, il
sole produce effetti benefici sul nostro stato di salute psico- fisico in
quanto:
- migliora il tono dell’umore, essendo l’antidepressivo per eccellenza;·
- ci rende forti nei confronti della fatica e attenua il dolore;
- riduce la pressione e i livelli di colesterolo ematici;
- aumenta la resistenza alle infezioni e, per alcune malattie, come la psoriasi è la migliore terapia;·
- a livello cutaneo attiva la produzione di vit. D che, a sua volta, favorisce l’assorbimento intestinale del calcio e la sua fissazione a livello delle ossa;
- infine il sole induce il desiderio di nuovi amori, perché stimola la produzione di alcuni ormoni della sfera sessuale.
Il sole è sempre stato adorato come divinità dai popoli del passato. Gli Egizi lo chiamavano
RA e lo rappresentavano con la testa di un falco che sorreggeva un sole tra due
ali. Per i Greci il sole era Elio che al mattino girava per il cielo con la sua
quadriga, per poi andare a riposare ogni sera a Rodi. I romani identificavano
il sole con Apollo che nell’Olimpo era
secondo solo a Zeus.
Il sole è una stella nana che emette radiazioni sotto
forma di onde elettromagnetiche. Le radiazioni solari si distinguono in
radiazioni ultraviolette e infrarosse, invisibili all’occhio umano e, radiazioni visibili, quali il rosso di un tramonto o
il rosa-arancio di un’alba. Quando parliamo
di infrarossi facciamo riferimento al calore che avvertiamo quando siamo esposti
al sole in spiaggia; mentre quando parliamo di raggi ultravioletti, parliamo di
quei raggi solari che riuscendo a superare la barriera dell’ozono atmosferico ed arrivare sulla superfice
terrestre, ci consentono di abbronzarci. Questi raggi penetrano in profondità nella nostra pelle e stimolano i melanociti a
produrre in gran quantità un pigmento
chiamato melanina. La melanina ha lo scopo di difenderci dall’aggressione degli stessi raggi. Quindi la
melanina è il risultato di un
meccanismo di difesa messo in atto dal nostro corpo.
Al mare o in montagna il
sole sarà nostro amico se e solo se
l’ esposizione sarà tutelata da alcuni accorgimenti. Troppo sole
causa la comparsa di danni cutanei a medio termine, come l’ eritema e/o a lungo termine, come l’invecchiamento cutaneo o photoaging, con la comparsa
di rughe o dei tumori della pelle. Il primo giorno di esposizione solare non
superiamo tempi più lunghi di 10’, successivamente potremo esporci per ¾ d’ora al giorno o
per soli 20’, se il sole è intenso; indossando un cappello ed evitando le
esposizioni tra le 12 e le 16, eluderemo il rischio dei colpi di sole.
Occorrono anche occhiali omologati con lenti capaci di filtrare i raggi
ultravioletti, per proteggere la retina e, infine, estremamente importante è l’uso di una
crema abbronzante protettiva, fotostabile e resistente all’acqua e al sudore, seguita a casa dall’uso di una crema idratante doposole. Non tutti
si abbronzano, dipende dal proprio fototipo. Il fototipo è definito dal colore della pelle, dei capelli e
dalla predisposizione alla comparsa degli eritemi e dell’abbronzatura. C’è chi non si abbronzerà mai come chi
ha i capelli rossi e la carnagione lattea e chi invece acquisterà un’abbronzatura
molto scura, se ha i capelli neri e la carnagione olivastra. Oltre i fototipi
più sensibili, i dermatologi
raccomandano di proteggere:
- i bambini, con età inferiore ai tre anni con creme solari ad alta resistenza, una maglietta asciutta e gli occhiali;
- le donne in stato gravidico, in quanto l’aumento degli estrogeni in questo periodo, induce i melanociti a produrre più melanina con comparsa di macchie scure localizzate su zigomi, naso e fronte. Si parla di cloasma gravidico; ma, niente paura, queste macchie scompaiono a distanza di due-tre mesi dal parto;
- gli anziani, perché hanno una pelle più sottile e i meccanismi di difesa sono minori.
Quale dieta consigliare al
mare?
Una dieta semplice e
frazionata in cinque pasti, ricca di acqua per impedire la disidratazione, il
cui rischio è sempre dietro l’angolo. Occorre evitare:
- salse e sughi troppo elaborati
- le fritture;
- i prodotti di rosticceria;
- i cibi in scatola, ricchi di sale;
- gli affettati troppo grassi;
- gli alcolici.
Il tutto per evitare di
affaticare il fegato e danneggiare la pelle. Per ottenere una pelle sana e
abbronzata occorre fare il pieno di vitamine e minerali della frutta e della
verdura, ma anche della carne, del pesce, delle uova, conditi con oli vegetali.
Così facendo l’abbronzatura ci renderà più affascinanti, più attraenti e la indosseremo orgogliosamente come
un abito da sera di gran lusso!
N.B.: nel prossimo articolo
scenderemo nei dettagli, specificando cosa mettere nel piatto per una dieta-tintarella ad effetto anti-aging.
Eccellente descrizione......Aspetto il seguito
RispondiEliminaGrazie, molto gentile!
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