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domenica 25 maggio 2014

Dieta e Sole-Prima parte

Finalmente lestate è alle porte con le giornate piene di sole che allontanano il torpore invernale, la svogliatezza e ci caricano di grinta e vitalità! Non solo, il sole produce effetti benefici sul nostro stato di salute psico- fisico in quanto:
  • migliora il tono dellumore, essendo lantidepressivo per eccellenza;·
  • ci rende forti nei confronti della fatica e attenua il dolore;
  •  riduce la pressione e i livelli di colesterolo ematici;
  •  aumenta la resistenza alle infezioni e, per alcune malattie, come la psoriasi è la migliore terapia;·
  • a livello cutaneo attiva la produzione di vit. D che, a sua volta, favorisce lassorbimento intestinale del calcio e la sua fissazione a livello delle ossa;
  • infine il sole induce il desiderio di nuovi amori, perché stimola la produzione di alcuni ormoni della sfera sessuale.

Il sole è sempre stato adorato come divinità dai popoli del passato. Gli Egizi lo chiamavano RA e lo rappresentavano con la testa di un falco che sorreggeva un sole tra due ali. Per i Greci il sole era Elio che al mattino girava per il cielo con la sua quadriga, per poi andare a riposare ogni sera a Rodi. I romani identificavano il sole con Apollo che nellOlimpo era secondo solo a Zeus.
Il sole è una stella nana che emette radiazioni sotto forma di onde elettromagnetiche. Le radiazioni solari si distinguono in radiazioni ultraviolette e infrarosse, invisibili allocchio umano e, radiazioni visibili, quali il rosso di un tramonto o il rosa-arancio di unalba. Quando parliamo di infrarossi facciamo riferimento al calore che avvertiamo quando siamo esposti al sole in spiaggia; mentre quando parliamo di raggi ultravioletti, parliamo di quei raggi solari che riuscendo a superare la barriera dellozono atmosferico ed arrivare sulla superfice terrestre, ci consentono di abbronzarci. Questi raggi penetrano in profondità nella nostra pelle e stimolano i melanociti a produrre in gran quantità un pigmento chiamato melanina. La melanina ha lo scopo di difenderci dallaggressione degli stessi raggi. Quindi la melanina è il risultato di un meccanismo di difesa messo in atto dal nostro corpo.
Al mare o in montagna il sole sarà nostro amico se e solo se l esposizione sarà tutelata da alcuni accorgimenti. Troppo sole causa la comparsa di danni cutanei a medio termine, come l eritema e/o a lungo termine, come linvecchiamento cutaneo o photoaging, con la comparsa di rughe o dei tumori della pelle. Il primo giorno di esposizione solare non superiamo tempi più lunghi di 10, successivamente potremo esporci per ¾ dora al giorno o per soli 20, se il sole è intenso; indossando un cappello ed evitando le esposizioni tra le 12 e le 16, eluderemo il rischio dei colpi di sole. Occorrono anche occhiali omologati con lenti capaci di filtrare i raggi ultravioletti, per proteggere la retina e, infine, estremamente importante è luso di una crema abbronzante protettiva, fotostabile e resistente allacqua e al sudore, seguita a casa dalluso di una crema idratante doposole. Non tutti si abbronzano, dipende dal proprio fototipo. Il fototipo è definito dal colore della pelle, dei capelli e dalla predisposizione alla comparsa degli eritemi e dellabbronzatura. C’è chi non si abbronzerà mai come chi ha i capelli rossi e la carnagione lattea e chi invece acquisterà unabbronzatura molto scura, se ha i capelli neri e la carnagione olivastra. Oltre i fototipi più sensibili, i dermatologi raccomandano di proteggere:
  •  i bambini, con età inferiore ai tre anni con creme solari ad alta resistenza, una maglietta asciutta e gli occhiali;
  •  le donne in stato gravidico, in quanto laumento degli estrogeni in questo periodo, induce i melanociti a produrre più melanina con comparsa di macchie scure localizzate su zigomi, naso e fronte. Si parla di cloasma gravidico; ma, niente paura, queste macchie scompaiono a distanza di due-tre mesi dal parto;
  • gli anziani, perché hanno una pelle più sottile e i meccanismi di difesa sono minori.

Quale dieta consigliare al mare?
Una dieta semplice e frazionata in cinque pasti, ricca di acqua per impedire la disidratazione, il cui rischio è sempre dietro langolo. Occorre evitare:
  • salse e sughi troppo elaborati
  • le fritture;
  •  i prodotti di rosticceria;
  •  i cibi in scatola, ricchi di sale;
  •  gli affettati troppo grassi;
  • gli alcolici.

Il tutto per evitare di affaticare il fegato e danneggiare la pelle. Per ottenere una pelle sana e abbronzata occorre fare il pieno di vitamine e minerali della frutta e della verdura, ma anche della carne, del pesce, delle uova, conditi con oli vegetali. Così facendo labbronzatura ci renderà più affascinanti, più attraenti e la indosseremo orgogliosamente come un abito da sera di gran lusso!
N.B.: nel prossimo articolo scenderemo nei dettagli, specificando cosa mettere nel piatto per una dieta-tintarella ad effetto anti-aging.

  
  



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