Studiare per gli esami Foto studio-2771936 -Pixabay |
Tanti
sono gli studenti che in questo periodo sono impegnati nello studio per
superare le prove degli esami, passando tante ore seduti alla scrivania, senza
uscire di casa e accumulando stress. Le loro mamme, preoccupate e dispiaciute
dell’aspetto dei loro figli, sono premurose verso di loro e sempre pronte
ad offrire qualche cibo appetibile che li possa sostenere. In realtà alla fine corrono
il rischio di vederli promossi, ma
anche ingrassati. Il troppo amore materno confonde la fatica mentale con la
fatica fisica che, invece è più dispendiosa!
Il cervello rappresenta solo il 2 % del peso del nostro corpo e consuma da un
quinto ad un quarto della nostra spesa energetica a riposo; si nutre di
glucosio, la cui energia è bruciata per trasmettere le informazioni tra le
sinapsi (i punti di congiunzione tra un neurone e l’altro). Tale spesa
energetica è costante, ovvero non cambia con l’intensità dell’attività
cerebrale; questo significa che non esiste alcun motivo per iperalimentarsi,
soprattutto quando il movimento è molto scarso a causa dell’immobilità forzata.
Vero è che lo stress e le variazioni ormonali del cortisolo e dell’insulina,
possono provocare aumento del grado dell’appetito e favorire i processi
che generano il deposito dei grassi.
Un’alimentazione equilibrata, varia e distribuita in cinque pasti quotidiani è
senz’altro la più efficace a sostenere questo sforzo, basata su frutta, verdura
e quantità moderate di riso e di pasta, evitando cibi troppi grassi e piatti
troppo elaborati. Iniziare con una buona colazione a base di latte o
yogurt, accompagnato da fette biscottate o pane, meglio ai multicereali, con
marmellata o miele o con cereali integrali ed un succo di frutta allungato con
acqua in modo che sia un più lento rilascio degli zuccheri nel sangue.
Ottimi gli spuntini a base di frutta fresca o secca e qualcosa di dolce come un
piccolo gelato o un pezzo di dolce fatto in casa, come una crostata o un quadratino
di cioccolato fondente all’85 %, per gratificare il sacrificio di
rimanere in casa. A pranzo e cena evitare di esagerare nelle porzioni della
pasta e del pane per evitare la sonnolenza postprandiale che impedirebbe di
prolungare lo studio nelle ore successive.
Non servono integratori a base di fosforo per migliorare la memoria o megadosi
di caffè per favorire la concentrazione, perché la caffeina ha determinati
limiti! Evitare l’alcool che deprime l’attività cerebrale, gli eccessi di
polivitaminici, l’uso di tranquillanti e antidepressivi: meglio interrompere
con delle pause da trascorrere all’aria aperta, camminando.
Il giorno dell’esame attrezzarsi con più spuntini, per evitare i cali
ipoglicemici che riducono la resa e soprattutto ricordarsi di bere l’acqua, una
sua perdita del 2 % del peso corporeo, provoca difficoltà di concentrazione,
pertanto la resa dell’esame potrebbe essere compromessa.
Detto
tutto questo vi auguro di passare il vostro traguardo senza problemi e con il
risultato migliore possibile!
M. Ticca Miraggi alimentari 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo - Editori Laterza 2018
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