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lunedì 2 giugno 2014

L'importanza dello sport per la salute


Qualsiasi attività fisica, se praticata in modo continuo e corretto si trasforma in un mezzo di prevenzione per numerose malattie, perché:
  • migliora lo stato generale di salute e dà più vita agli anni, 
  • ritarda il deterioramento fisico e psichico dovuto all'invecchiamento e alla vita poco attiva. 

La stanchezza dell'uomo moderno è più spesso il frutto  di poco esercizio fisico che di affaticamento eccessivo. Alcuni per vincere la stanchezza mangiano di più, ma questo è sbagliato, perché si sovraccarica l'intestino, si toglie ossigeno al cervello e si induce sonnolenza, se il cibo è accompagnato dal consumo di  bevande alcoliche.  L'attività fisica consigliata è quella di tipo aerobico, ovvero qualsiasi sport di resistenza e di lunga durata (non di potenza). Perché? Perché in tal modo si forma poco acido lattico responsabile del senso di fatica, inoltre si induce il cuore ad aumentare la gittata cardiaca massima, obbiettivo questo che si realizza solo se vengono coinvolte le grandi masse muscolari. E' anche importante controllare la frequenza cardiaca che deve mantenersi nella fascia allenante non dannosa, cioè tra il 70% e l'85% di quella teorica. Solo così lo sport si può considerare una medicina, come diceva il Prof. Silvano Silvij (fondatore e direttore per molti anni dell'Istituto e Centro di Medicina dello Sport di Roma), il suo  pensiero racchiuso in questa sua considerazione: Dosaggi troppo bassi servono poco o a niente, dosaggi medi sono ottimali, dosaggi alti sono nocivi.
 L'attività fisica deve avere  una durata progressiva, inizialmente si praticherà per 20', poi si allungheranno i tempi,  fino a raggiungere un'ora e deve essere svolta almeno tre volte a settimana. Ogni volta che eseguiamo una sessione di attività fisica, dobbiamo farla precedere  da 15' di riscaldamento, insieme allo stretching e seguire da 10' di raffreddamento o defaticamento attivo, per evitare di assorbire l'acido lattico, prodotto con la fatica. Molte persone pensano di poter sostituire l'attività fisica con la ginnastica passiva, credendo che sia ugualmente efficace. Non è così! Una nota negativa occorre porre sulla ginnastica passiva o C.P.M. (Continuous Passive Motion), praticata tramite attrezzi ideati  nel 1940 dal Dr.Bernard H. Stauffer per la moglie ammalata di poliomielite. Oggi questi attrezzi, sebbene utili alla riabilitazione, non fanno altro che peggiorare i danni prodotti dalla vita sedentaria. Il Prof. A. Dal Monte, medico sportivo, ha dimostrato che questo tipo di ginnastica non produce nessun effetto allenante, cioè non modifica in senso positivo o negativo la capacità funzionale dell'apparato circolatorio. Per concludere, ricordiamo che i fisiologi raccomandano sempre un potenziamento dell'attività fisica, meglio ancora se si sceglie di  praticare l'attività sportiva che piace di più, indipendentemente dall'età, perché non è mai troppo tardi per cominciare!


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